Diverse sono le fasi delicate della vita per i nostri amici a 4 zampe. Una di queste è sicuramente il periodo della gravidanza, anche nella gatta.

Se gestita in modo corretto, sia dal punto di vista medico che nutrizionale, la gatta arriverà al parto senza complicazioni e nasceranno gattini vivi e vitali.

State valutando se far accoppiare la vostra gatta? Cosa fare quindi per garantirle una gestazione ottimale? In questo articolo tutto ciò che dovete sapere per gestire al meglio la gravidanza della gatta e in modo sereno.

Una gatta che si accinge a supportare una gravidanza deve essere:

• un soggetto sano,
• dal peso corporeo normale,
• non ai primi calori,
• giovane.

Il calore della gatta è molto diverso da quello della cagna e dura da qualche giorno a qualche settimana. La gatta ha un calore a fotoperiodo positivo, ossia va in calore nei mesi da febbraio a settembre-ottobre, ma questo lasso di tempo varia anche dalla latitudine in cui vive. La gatta ha il primo calore intorno ai 6 mesi d'età, ma soggetti che convivono con maschi interi e altre gatte adulte, non sterilizzate, possono anticipare a 4 mesi il primo calore.

La gatta manifesta il calore con i seguenti comportamenti:

• vocalizzazioni;
• irrequietezza;
• aumento del numero delle urinazioni;
• ricerca di maggiori attenzioni;
• tende a strusciarsi maggiormente a divani e/o persone;
• attrae i maschi interi;
• assenza di perdite ematiche.
  
  

Durata gravidanza nel gatto

L'ovulazione nella gatta è indotta dall'accoppiamento e la successiva gravidanza dura circa due mesi, più precisamente 63-65 giorni.

Non esiste nella gatta un test di gravidanza precoce, come nella donna, ma la diagnosi è esclusivamente di tipo ecografico. Solitamente a 22 - 25 giorni di gravidanza è possibile fare una prima ecografia, che confermerà la presenza di una gestazione della gatta in corso. In questo primo periodo della gravidanza si possono apprezzare le camere gestazionali ed il loro sviluppo, ma anche il battito cardiaco dei feti in accrescimento.

L'ecografia è il giusto mezzo diagnostico per valutare il corretto andamento della gravidanza. La gatta dovrebbe ripetere poi altri controlli ecografici all'incirca ogni 15 giorni, in modo da valutare la formazione degli organi nei gattini ed il loro normale sviluppo legato all'età gestazionale. Se la gravidanza procede normalmente la gatta non necessita di altri tipi di controlli poi, intorno al 53° - 56° giorno di gestazione, bisognerà eseguire una radiografia addominale, per poter contare in modo corretto il numero dei gattini in utero. La conta dei gattini è necessaria per ogni proprietario di una gatta incinta, perché gli permetterà di supervisionare che il parto proceda in modo naturale ed i gattini nascano vivi e vitali. Nella gatta la possibilità di un parto cesareo è meno frequente rispetto alla cagna, ma è comunque possibile. Aver controllato e gestito in modo scrupoloso la gravidanza è fondamentale anche per organizzare un parto cesareo nei tempi corretti.

Ricordatevi che la gatta va sverminata in gravidanza per abbassare l'eventuale carica parassitaria, che può trasmettere ai gattini con il successivo parto o attraverso il latte. Fatevi consigliare dal vostro medico veterinario di fiducia per vermifughi ed antiparassitari che si possono somministrare durante gravidanza ed allattamento.

Comportamento della gatta prima del parto

La gatta in procinto di partorire tende a scegliere un posto più tranquillo e nascosto, in modo da sentirsi più sicura e protetta. La gatta quando sta per partorire ha contrazioni addominali, facilmente visibili ad occhio nudo, che sono date dai premiti del parto. Seguite la gatta durante il parto, ma lasciate che faccia da sola. Saprà in modo istintivo stimolare i gattini a respirare autonomamente, a liberarli dagli invogli fetali, tagliare il cordone ombelicale ed asciugarli. Se la gatta prolunga troppo il parto o passa troppo tempo dalla nascita dell'ultimo gattino, la mamma non ha più contrazioni e non nascono gli altri gattini, bisogna contattare subito il medico veterinario per valutare se spostare la gatta per un cesareo d'urgenza.

L'alimentazione della gatta incinta

Cosa dire invece dell'alimentazione della gatta incinta? Durante la gravidanza la gatta deve mangiare cibo di alta qualità, che sia di tipo commerciale o casalingo, molto digeribile ed energetico. La quantità di cibo non va aumentata subito dopo l’accoppiamento, ma gradualmente dalla seconda settimana di gravidanza in poi. Per una corretta valutazione dei quantitativi giornalieri fatevi consigliare sempre dal vostro medico veterinario esperto in nutrizione, onde evitare di incappare in errori di razionamento o di eccessi o difetti nutrizionali. Dalla seconda settimana di gravidanza aumenta il fabbisogno energetico giornaliero della gatta. Il fabbisogno non dipende dal numero di feti presenti, a differenza della cagna, e aumenta gradualmente del 25-50% fino al parto. La gatta deve arrivare al parto senza eccedere troppo con l'aumento del peso e man mano dovrà passare ad un cibo per gattini, più concentrato ed energetico, da somministrare durante poi tutta la gravidanza.

In conclusione la gestione corretta medica e nutrizionale porterà la gatta ad un parto sereno senza particolari disagi. Se avete una gatta incinta o state pensando di fare una cucciolata potete contattarmi per eventuali dubbi o consigli alimentari. Vi seguirò con piacere anche a distanza.

dr Giustina D’Alessandro
Nutrizionista Cane e Gatto

nutrizionista@alimentianimalionline.it 

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